04 luglio 2012

GRAN FINALE PER SCENE DI PAGLIA 2012: MARCO PAOLINI E LA POESIA VENETA DI “PAR VARDAR”

Arriva all’ultimo appuntamento SCENE DI PAGLIA 2012, il Festival dei Casoni e delle Acque diretto da Fernando Marchiori che dallo scorso 25 giugno ha animato le serate di dodici Comuni tra Padova a Venezia: il finale, domenica 8 luglio (ore 21) è affidato a Marco Paolini che, al Casone delle Sacche di Codevigo, proporrà “PAR VARDAR”.

Una serata, questa, molto attesa dal pubblico del festival: i biglietti infatti sono quasi esauriti. “PAR VARDAR è un passaggio all’indietro per andare avanti – spiega Marco Paolini –. È un viaggio nel dialetto dei poeti veneti, nelle loro lingue, nel loro paesaggio, un viaggio che serve a noi per non perdersi, per risentire identità e radici”.


DUE EVENTI SPECIALI PER SCENE DI PAGLIA 2012: DANZE VERTICALI ALLA TORRE DI PIOVE DI SACCO E L’OMAGGIO A ZANZOTTO

Sarà una serata speciale, quella di venerdì 6 luglio a SCENE DI PAGLIA: con due eventi appositamente pensati per il Festival dei Casoni e delle Acque, Sandro Buzzatti renderà omaggio ad Andrea Zanzotto, e la torre di Piove di Sacco si illuminerà dei disegni di luce di Michele Sambin e verrà animata dai danzatori di Eventi verticali. Il festival prosegue poi sabato 7 luglio con una versione per attrici e burattini de “IL SERVITORE DI DUE PADRONI”, di Carlo Goldoni.

Venerdì 6 luglio il palcoscenico di SCENE DI PAGLIA sarà il centro storico di Piove di Sacco. Il Festival, per questo appuntamento speciale, sceglie di entrare nel cuore della città dove, quattro anni fa, iniziò il suo percorso, e di condividere con il pubblico due eventi realizzati ah hoc.

Alle 21, nella Piazzetta San Francesco, Sandro Buzzatti aprirà la serata con “MISTIERÒI E DINTORNI - Omaggio ad Andrea Zanzotto”, accompagnato dal contrabbasso di Nelso Salton. La lettura vuol essere un omaggio al “vecio parlar” che anima l’intera produzione del poeta di Pieve di Soligo, scomparso l’anno scorso. I protagonisti dei Mistieròi, i piccoli, poveri mestieri dei tempi andati, come i personaggi di Andar a cucire e le altre figure popolari qui riproposte vengono “riscattati dalla loro marginalità – scrive Stefano Dal Bianco, che introdurrà la serata – per fare corpo con la sublime umiltà” di ogni creazione poetica.