05 luglio 2011

Amleto, il principe di Danimarca

L'Amleto è uno dei personaggi più suggestivi e mitologici della nostra cultura moderna. Più o meno tutti sanno la sua trama ed in particolar modo si conosce  la tragica fine di Ofelia e il famoso monologo dello stesso protagonista, l'essere o non essere, per l'appunto.
Questa tragedia fu scritta intorno al 1600- 1601, in un momento cruciale per storia inglese, in cui la regina Elisabetta era vicino alla morte e si stava per scatenare una furiosa lotta al potere. Ecco forse da dove derivava l'inquietudine del personaggio shakespeariano.

Amleto ,nel corso dei secoli, è stato letto in modi differenti: Coleridge e Schlegel lo vedevano come il protagonista di una tragedia della volontà, Amleto per Goethe era un eroe che non aveva la stoffa per esserlo, per i romantici questo principe era il simbolo del dolore universale mentre per decadenti e simbolisti era l'immagine del male di vivere; per gli artisti del Novecento, invece, era l'emblema dell'alienazione e della moderna nevrosi.
Oggi come verrà "letto" Amleto?
A suggerircelo sarà forse Massimiliano Donato, sta sera, a Brugine.

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